Tiziana Sanzone, crazy for digital marketing
23 July 2013 - Impact Hub

Sono un’appassionata di Digital Marketing, oltre che una vera divoratrice di film. Come le due cose coincidono? Entrambe puntano sul coinvolgimento della persona all’interno del proprio universo: il digital marketing portando il consumatore a diventare parte attiva nella costruzione del prodotto e nella sua comunicazione; il cinema facendo entrare invece lo spettatore in un altro mondo e permettendo il coinvogimento nei personaggio e nella storia. Tra le due passioni quella del Digital Marketing ha portato alla realizzazione di un sogno cinematografico: la fondazione di Crazy for Digital Marketing, associazione non profit insieme alla mia “guru” del digital, oltre che grande amica, Paola Peretti. Esattamente un anno fa, partivamo con un progetto che ha alla base dei progetti di solidarietà. Infatti siamo convinte, per averlo sperimentato di persona, che il digital con i suoi strumenti può davvero cambiare la vita delle persone…in meglio!

In che maniera il tuo progetto rende il mondo migliore?

Crazy for Digital Marketing non è solo un sogno, è qualcosa di concreto che vuole dare un supporto vero a progetti che abbiano alla base il digital marketing. In particolare vorremmo rendere migliore la vita di alcune persone speciali che grazie al nostro supporto potranno vivere con maggior comprensione la loro diversità. Quest’anno infatti acquisteremo degli Ipad per i ragazzi autistici della cooperativa “Il seme onlus”. È  stato infatti sperimentato che l’utilizzo degli Ipad nella comunicazione tra i ragazzi autistici e gli adulti, permetta di migliorare il dialogo e spingerli quindi, verso il mondo esterno. Un piccolo supporto che può davvero cambiare la vita e rendere migliore una piccola parte di mondo. Ogni anno poi verrà scelto un progetto della durata di 12 mesi che sia sempre rivolto a persone “speciali”.

Qual è stato il tuo momento di maggior difficoltà?

La fondazione dell’associazione non profit, perché non riuscivamo a trovare un partner che potesse darci spiegazioni su come fosse possibile costruirla e gli aspetti burocratici da seguire. Dopo diversi mesi abbiamo capito che la burocrazia non avrò mai fine, ma ora abbiamo chi ci può consigliare e supportare nelle numerose incombenze quotidiane.

Qual è stato invece il tuo maggior successo?

Non c’è stato un solo momento, ma tanti. Direi tre. Ovvero i primi incontri realizzati insieme ad alcuni professionisti del settore che hanno messo a disposizione gratuitamente le loro competenze per realizzare dei training che hanno dato impulso all’associazione, permettendo l’aumento dei soci, il che ha significato anche un supporto alla nostra startup. Infatti chi si associa ci aiuta a portare a termine il nostro primo progetto partito ad ottobre 2012 e in cambio può usufruire di una serie di servizi tra i quali: training di approfondimento delle diverse tematiche del digital (dati di mercato, il ruolo del consumatore, il cambiamento del marketing, e-commerce, reputation, gamification, anaylitics, Digital PR, Social media, ecc…); documenti esclusivi, partecipazione agli eventi annuali; supporto via mail su dubbi e problemi legati al settore. Ultima cosa non indifferente: un network con cui confrontarsi!

Perché sei al HUB e cosa ti sta dando essere parte di questa rete?

Sono ad HUB Milano perché lo ritengo una vera fucina di idee e di confronto. In tante occasioni è stato possibile condividere i progetti dell’associazione trovandone riscontro positivo, oltre che poter supportare con la mia esperienza a chi vuole maggiori informazioni sul digital marketing. Qui, inoltre, ho trovato una community che è fortemente legata ai temi che porto avanti con l’associazione: innovazione e sostenibilità. Due elementi imprescindibili per noi e per le nostre attività quotidiane.

Chi è la persona più interessante che hai conosciuto finora?

Non posso dire di aver incontrato una sola persona interessante, perché è stato un turbinio di incontri tutti molto positivi. In ognuno ho trovato un aspetto entusiasmante e di interesse sia umano che professionale. Chi sta all’HUB ha una forte motivazione all’innovazione, al non voler mai smettere di cercare il meglio nelle proprie attività e nelle persone.