Rosanna Di Nuzzo
23 July 2012 - Impact Hub

Oltre ad essere una donna, madre e aspirante artista, sono un’europrogettista, cioè mi occupo di ideare, scrivere e gestire progetti di cooperazione in partenariato con altri paesi e nei campi più disparati, ma con maggiore interesse su innovazione sociale, cultura, nutraceutica. Posso quindi affermare che il mio progetto è sostenere altri progetti a crescere nell’ottica Europea (ma non solo, visto che per alcuni anni ho lavorato su progetti regionali o nazionali), come buone prassi da trasferire in altri contesti, o come sviluppo congiunto di nuove idee, modelli, sperimentazioni. Nel far questo attingo alla mia rete di contatti con università, ong, associazioni o istituzioni di molti paesi.

Un progetto che oggi vorrei presentarvi e di cui mi occupo da qualche anno è Erasmus per Giovani Imprenditori una bella opportunità per giovani o aspiranti imprenditori di trascorrere un periodo da 1 a 6 mesi presso un imprenditore di successo di un altro paese UE, per rafforzare il know how e l’esperienza, creare relazioni, entrare nella rete Europea delle imprese. Se però la vostra impresa ha più di tre anni potreste essere voi ad ospitare un giovane imprenditore di un altro paese che potrebbe diventare uno stimolo all’innovazione, alla conoscenza di un mercato straniero, alla creazione di sinergie e partenariati.

In che maniera il tuo progetto rende il mondo migliore?
Il confronto e la condivisione, elementi fondanti delle reti e quindi dei partenariati che cerco di sviluppare, sono strumenti di crescita culturale e umana, soprattutto se declinati nell’innovazione sociale, e programmati in modo da soddisfare realmente i bisogni dei target. E’ in quest’ottica che cerco di sviluppare progetti che abbiano un impatto positivo e sostenibile.

Qual è stato il tuo momento di maggior difficoltà?
La difficoltà è quotidiana, soprattutto quando non ho la fortuna o la bravura di trovare gli interlocutori giusti, oppure quando, nella realizzazione del progetto disegnato, mi confronto con eventi inattesi. Certo, ogni progetto non approvato mi scoraggia ma diventa una nuova sfida. E questo fa parte del mio lavoro!

Qual è stato invece il tuo maggior successo?
L’ultimo successo, di qualche giorno fa, riguarda l’approvazione di un Leonardo Transfer of Innovation su forme innovative di counseling per ultrecinquantenni (con organizzazione dal Belgio, Romania, Austria, Germania e Danimarca).  Ma attualmente sto seguendo un progetto di ricerca scientifica sulle proprietà antiossidanti degli alimenti. Se tra un anno i risultati saranno condivisi da scuole e ospedali, e i giovani impegnati nella formazione troveranno un buon lavoro, sarà un ottimo risultato.  Quindi il mio maggior successo deve ancora arrivare!

Perché sei al HUB e cosa ti sta dando essere parte di questa rete?
HUB è un posto stimolante, la vivacità dei progetti e delle idee che vi circolano è straordinaria, per me uno stimolo a trovare/condividere nuove idee o nuovi sogni. Sono da poco coinvolta, ma i progetti e le persone che fino ad ora ho incontrato mi hanno fatto venire la voglia di diventare parte attiva di ciascuno di essi.