Firenze: RENA parte alla ricerca di Pionieri, perché l’Italia ne è piena!
29 November 2012 - Impact Hub

Cosa c’è in palio? Niente, ma sull’altra faccia della medaglia c’è scritto tutto. Spieghiamoci! Quello che questo progetto PIONIERI mette in palio è qualcosa di più di un semplice premio, è legato alla costruzione di una buona reputazione, alla possibilità di entrare in contatto con persone simili a noi, che hanno idee simili alle nostre e, perché no, diverse ma che potrebbero rendere la nostra idea migliore. In palio c’è anche il sostegno a costruire la migliore delle nostre storie.

Ma facciamo un passo indietro. Partiamo dal nostro paese, l’Italia. Se davvero vuole cambiare, se davvero vuole ripartire, se non da zero ci siamo vicini, di una cosa ha veramente bisogno, “…di trasformare il modo in cui si fanno le cose…”, la metodologia. Emblematica la frase che si vede nell’immagine del sito dove viene presentato il progetto, “if you don’t like the road you’re walking, start paving another one”.

Questo cambio, voluto da tutti anche se pochi sembrano veramente disposti a rischiare per renderlo reale, porta con se una rivoluzione di metodo. Proprio questa sfida è quella che RENA (Rete per l’Eccellenza NAzionale) ha lanciato da Firenze. Trovare le persone che vogliono dimostrare a tutta l’Italia che con volontà ed impegno si può, ma soprattutto si deve, cambiare. E quale modo migliore, cari Hubbers, di raccontare il cambiamento, di raccontare che un modo migliore di fare le cose esiste ed è farle insieme, se non attraverso storie? Proprio con queste idee e questi propositi in testa il 16 novembre dal capoluogo toscano è cominciata la caccia ai pionieri in tutto il Paese.

A questo punto bisogna fare una precisazione, chi sono questi nuovi pionieri? Sono soprattutto organizzazioni che vedono nell’intelligenza collettiva, quindi non solo nei singoli individui, un terreno molto fertile. Soggetti collettivi attivi su tutto il territorio nazionale, che vedono il cambiamento come una sfida etica, impossibile da disgiungere dai quattro valori su cui si fonda RENA, apertura, responsabilità, trasparenza e equilibrio. L’importante è il metodo che viene utilizzato da queste organizzazioni.

Se dovessimo fare un identikit dell’organizzazione modello potremmo dire che deve essere giovane, innovativa, aperta e collaborativa, responsabile, ad alta connettività, concreta e visionaria. Si ricercano quindi esperienze plurali, che portino a soluzioni pratiche, attive nella realizzazione di aree quali la qualità della democrazia, lo sviluppo delle comunità locali, la formazione e il talento. La curiosità che spinge a girare tutta l’Italia alla ricerca di queste diverse realtà è proprio quella di conoscerle e di farci raccontare come ognuna di loro sta cercando di ricostruire il tessuto sociale del nostro Paese.

Una cosa di cui RENA è convinta è che, per l’epoca in cui viviamo, il cambiamento non arrivi solo dal talento individuale ma anche dalla capacità di mettere quest’ultimo in rete e di trovare nuovi metodi per fare cose vecchie, o per lo meno consuete. Per far sì che una rivoluzione così importante avvenga bisogna, innanzitutto, essere in grado di raccontarla e perché abbia successo c’è bisogno che i cantastorie siano dei narratori credibili, che vivono il cambiamento ogni giorno, oltre ai media partner di livello nazionale. Per questo RENA si è messa in viaggio.

Questa caccia al tesoro si rivela anche essere l’occasione per costruire una mappa di tutti i soggetti attivi sul territorio, per entrare in contatto con altri pionieri e creare con loro una rete stabile e duratura che possa poi vivere durante incontri pubblici e su una piattaforma di collaborazione creata ad hoc. Proprio durante questi eventi e su questa piattaforma verrà data ai racconti la voce di narratori d’eccezione.

La candidatura è semplice. Bisogna andare sul sito, raccontarsi un po’, magari con qualche foto o video, e rispondere ad alcune domande. La ‘giuria’ non deve scegliere quali sono le esperienze migliori, perché ovviamente tutte vincerebbero, ma quali incarnano meglio di altre quello che RENA ha in testa quando pensa alla parola ‘pionieri’ e selezionare in particolare 10 progetti per il 2013. La ‘commissione’, di cui non bisogna in alcun modo aver paura, è composta dai rappresentanti dei soggetti promotori del progetto, fra cui RENA, ActionAid Italia, Giovani Imprenditori della CNA, La Stampa e anche noi di HUB.

A quando, quindi, l’appuntamento? La caccia ai pionieri è cominciata il 16 novembre, con alcuni cambiamenti di programma dell’ultimo minuto, e finirà l’ultimo di febbraio. In questo periodo saranno organizzate diverse opportunità per dare a tutti la possibilità di presentare i propri progetti sia a livello locale che tramite l’uso di social network. Siete tutti invitati a spammare questa call a quei soggetti che hanno un potenziale profilo da pionieri. A marzo i progetti verranno analizzati, selezionati i pionieri del 2013 e verrà costruita insieme al narratore d’eccezione la storia migliore. Ad aprile, infine, l’evento di chiusura del progetto, durante il quale l’Italia si sentirà raccontare le storie dei 10 selezionati.

Speriamo molti di voi siano attratti da quanto sta facendo RENA e vogliate partecipare entusiasti! Per chi ha partecipato all’apertura di Firenze speriamo vi siate trovati bene e ci vogliate inviare i vostri feedback per poter continuare a migliorare insieme a voi. Nonostante qualche rivista online e cartacea abbia parlato del lancio e della call confidiamo nel vostro aiuto, cari Hubbers, per aiutarci a mantenere alta l’attenzione sull’evento. Bisogna definire un sistema di ‘incentivi’ per rendere ancora più attraente il tutto. Inoltre vanno individuati e contattati i 10 narratori d’eccezione che dovranno aiutare i 10 ‘finalisti’ a raccontarsi meglio. Forse così riusciremo anche a mettere insieme un po’ di materiale più che buono per presentarci ad una casa editrice, e poi chissà?!. Noi di HUB Milano ci impegniamo a organizzare fra gennaio e febbraio 2013 delle presentazioni locali della call, in almeno 5 città, per ora avevamo preso in considerazione Torino, Milano, Roma, Bologna e Bari. La vostra attiva partecipazione è più che ben accetta, ovviamente! Saremmo felici, nel limite del possibile, di organizzare le presentazioni a HUB Milano. Bisogna fin da ora cominciare a pensare all’evento di chiusura, forse a Roma, in cui si racconteranno le 10 migliori storie.

Il cammino che si profila davanti a noi non è di sicuro facile o semplice ma crediamo fermamente che sarà molto divertente. Noi di HUB Milano siamo pronti a fare la nostra parte e speriamo che anche tutti voi vogliate darci una mano!