Qual è il tuo ruolo attuale?
Sono co-founder e ceo di originàrio, una startup FoodTech, e consulente di comunicazione.

Originàrio è la “destinazione digitale” per gli amanti del buon cibo e del buon bere curiosi di scoprire cibi e vini straordinari prodotti da artigiani appassionati. L’idea alla base di originàrio è stata una visione: far arrivare a persone appassionate, i cibi e i vini prodotti con passione da altre persone e raccontare la storia dietro ogni prodotto e produttore.
Originàrio è un content-commerce, cura “Tasting Box” con cibi e vini artigianali selezionati negli angoli d’Italia, accompagnati da note di degustazione e ricette. Il nuovo modello di business prevede che i Tasting Box siano venduti online e offline attraverso una selezione di “shop in shop” all’interno di luxury department store. Il primo sarà da Selfridges a Londra nel 2018.
Come sei arrivata a fare il tuo lavoro?
Mi sono sempre occupata di comunicazione. Il mio ultimo lavoro da “dipendente” è stato per un’agenzia internazionale di relazioni pubbliche. Questo è il lavoro che avevo scelto di fare sin da ragazzina, pensando che mi avrebbe permesso di viaggiare e conoscere mondi e realtà diverse. Quando ho sentito che stavo smettendo di imparare, ho deciso di lasciare e buttarmi in una nuova avventura. Così iniziai il precariato. Volevo fare qualcosa che mi somigliasse e che mi facesse divertire. In questi anni ho imparato innanzitutto che il lavoro si può creare e non solo cercare. Ho seguito i temi che mi appassionavano di più : la sostenibilità, l’agroalimentare e l’innovazione.
Che cosa ti piace del tuo lavoro?
Scoprire e imparare cose nuove. Del cibo e del vino, oltre ad apprezzarli, mi interessa in particolare l’aspetto culturale e la mission che, in fondo, è dare gioia. È un settore pieno di persone con molta passione per il loro lavoro e per ciò che creano. È a loro che voglio dare il mio contributo e, grazie anche ad Originàrio, il giusto riconoscimento.”
Che consigli daresti a chi lo vuole intraprendere?
Credere nel proprio progetto, qualunque esso sia, con entusiasmo e tutti i santi giorni. Questa è la cosa più difficile. Ci vuole grande determinazione, passione e visione. Poi servono anche le risorse necessarie. Ma prima di tutto non perdersi lungo il percorso credo sia fondamentale.