La Kabul degli artisti, perché ci sorprende?
16 May 2013 - Impact Hub

“Incontri come questi aprono lo sguardo a un Afghanistan diverso da quello di cui siamo abituati a sentire”. Niente di meglio che prendere in prestito le parole del suo blog per descrivere l’incontro ad HUB Milano con Francesca Recchia, scrittrice e ricercatrice indipendente che vive e lavora a Kabul. Proprio qui, nella capitale dell’Afghanistan in attesa ansiosa di un cambiamento decisivo (nel 2014 le truppe internazionali si ritireranno), Francesca sta portando avanti una missione molto particolare: esplorare la scena artistica della città.

Stai per partire a una caccia al tesoro di cui l’esito sicuro è fallimento, mi è stato detto nel 2011, quando ho detto che sarei partita per l’Afghanistan” racconta. “È stata una sfida ma alla fine ho vinto io: quel che ho trovato ha superato ogni aspettativa”. Il progetto di Francesca è nato da un articolo per la rivista “Domus”: “Mi venne l’idea di proporre al direttore un servizio sulla vita artistica e culturale di Kabul. Dovevo partire per un mese e invece ne sono passati otto. Mi è rimasto attaccato un amore per questa città che non è più possibile scrollarsi di dosso”.

In Afghanistan Francesca lavora con il fotografo Lorenzo Tugnoli (autore della foto in copertina di questo post). Insieme frequentano musicisti e attori, seguono 24 ore su 24 una band che fa musica rock, i Kabul Dreams, composta da un iraniano, un uzbeko e un pastun: “A Kabul ci sono artisti, artigiani, designer, musicisti che giorno dopo giorno cercano di preservare un senso di normalità che permetta loro di esprimere la propria creatività” scrive. E a noi confessa: “Sono partita dalla ricerca per scrivere un articolo, ma ora il tesoro che ho trovato è troppo grosso da lasciare lì senza uno sforzo ulteriore” racconta Francesca, “ per questo ho deciso di scrivere un libro”.

“The Little Book of Kabul” è il progetto di questo libro non ancora scritto, che vuole rivelare il volto nascosto della città: un volto vivace e complesso, ma nascosto sotto la superficie delle banalità e dei luoghi comuni. Un libro di istanti, di parole e immagini, per raccontare Kabul da una prospettiva diversa. Con immagini scattate in pellicola e racconti brevi, andrà alla scoperta della città vista dagli occhi degli artisti. Francesca e Lorenzo hanno lanciato un’iniziativa di crowdfunding su Indigogo e hanno raccolto i fondi necessari per coprire le spese, “quindi il libro uscirà”, ci anticipa felice Francesca, “spero per Natale”. Ad HUB Milano continueremo a seguire questa avventura, ormai la nuova Kabul ha stregato anche noi.