Sono uno dei fondatori di Let’s Life!, la start-up che offre buone idee pratiche per vivere meglio.Organizziamo incontri di breve durata, in piccoli gruppi, con contenuti di applicazione immediata. Let’s Life! integra discipline diverse – dalla filosofia alla letteratura alla psicologia – per offrire idee in grado di arricchire se stessi e migliorare il proprio modo di affrontare la vita.

In che maniera il tuo progetto rende il mondo migliore?

Offrendo delle buone idee per vivere meglio, in modo più rilassato, efficace e felice. Non vogliamo offrire ambiziosi e lunghi programmi di ricerca di sé, ma aiutare le persone ad affrontare problemi relativamente semplici che generano un grande disagio. L’organizzazione del tempo, i conflitti, l’assertività: tutte aree nelle quali sappiamo dare un contributo importante.

Qual è stato il tuo momento di maggior difficoltà?

Inizialmente conciliare questo progetto con i tempi e le disponibilità di un lavoro “standard”, di responsabile marketing in una grande azienda.

Qual è stato invece il tuo maggior successo?

Essere riuscito ad ideare un format nuovo. I nostri incontri sono brevi (in genere 90 minuti), ma riescono, con leggerezza, ironia e solidità “teorica” a consegnare sempre almeno tre buone idee per vivere meglio.

Perché sei a Impact Hub e cosa ti sta dando essere parte di questa rete?

L’Hub ospita la maggior parte dei nostri incontri. È uno spazio fisico accogliente per me e i “Lifers”, ma è soprattutto uno spazio di cross-fertilization indispensabile per una start-up che, come la nostra, si nutre di buone idee.

Chi è la persona più interessante che hai conosciuto finora?

Da quando, nel 2012, è iniziata l’avventura di Let’s Life! abbiamo conosciuto decine di persone interessanti, molte delle quali all’Hub, che costituisce un ecosistema insostituibile. Non saprei davvero nominarne una! Anche grazie al mix di queste persone straordinarie, Let’s Life! è in grado di offrire ogni giorno le sue buone idee per vivere meglio.