Myriam Sabolla
27 November 2012 - Impact Hub

Sono Myriam, sono una freelance e mi occupo di comunicazione come blogger e social media manager: creatività, cultura e cibo sono i miei ambiti di interesse e di lavoro. Soprattutto il cibo. Infatti, oltre ad essere irrimediabilmente golosa, mi cimento spesso ai fornelli (anche qui a HUB Milano, in occasione delle Sexy Salad!) e ho fatto sì che questa grande passione diventasse parte integrante della mia professione, sia nell’attività che svolgo per conto di alcuni importanti clienti, sia nei progetti che seguo e porto avanti autonomamente.

 

In che maniera il tuo progetto rende il mondo migliore?

Il cibo è cultura, socialità, mezzo di espressione creativa. Attraverso il mio lavoro mi interessa creare consapevolezza, cultura ed educazione al cibo, in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale, e sfruttarne il potenziale per creare ricchezza e sviluppo economico: è una risorsa indispensabile per un paese come il nostro, e non è ancora del tutto sfruttata. Questo è dovuto, in parte, a quella che è anche la nostra ricchezza, ovvero la grande frammentazione della produzione alimentare in un sistema di piccoli e micro produttori, spesso d’eccellenza, che però faticano a proporsi con una comunicazione efficace sul mercato nazionale ed internazionale. Proprio su questo, al momento, si stanno concentrando le mie ricerche e le mie idee progettuali.

 

Qual è stato il tuo momento di maggior difficoltà?

Tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, quando ho realizzato che quello che stavo facendo non mi soddisfaceva, e ho deciso di intraprendere una nuova strada professionale che incontrasse meglio i miei interessi e desideri. Contemporaneamente, un banale infortunio mi ha bloccato a letto per diverso tempo. E’ stato un periodo molto duro, fisicamente e mentalmente.

 

Qual è stato invece il tuo maggior successo?

Scoprirmi, alla fine del 2012, felice e soddisfatta del cambiamento che sono riuscita a realizzare nella mia vita lavorativa: con più tempo per me, più energie e più grinta. Contenta della strada percorsa fino ad ora e ancor più entusiasta per quella ancora da percorrere.

 

Perché sei al HUB e cosa ti sta dando essere parte di questa rete?

Essere parte di questa rete mi ha dato e mi sta dando moltissimo in termini di conoscenze trasversali, scambi di competenze e professionalità, rapporti umani. Per una persona curiosa HUB Milano è una miniera: ogni volta che passo per di qua esco poi con un sacco di idee! C’è un’energia collettiva che trovo vitale e stimolante. Ma quello che amo di più di questa rete sono le persone che ne fanno parte: i veri Hubber sono coloro che sono aperti allo scambio, trasparenti, che non hanno paura di raccontarti le loro idee perchè potresti “rubargliele”, ma anzi non vedono l’ora di farlo perchè in qualche modo potresti aiutarli a realizzarle. Questo è lo spirito di una rete vera, e solo così si può realizzare il cambiamento e l’innovazione.